27 aprile 2024

Santa Lucia Cagliari

Ricerche sulla chiesa più antica della città

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News

09 dicembre 2023

Titolo breve (News) Il monumento sarà curato e reso accessibile grazie a nuovi lavori.

Non perdiamo contatto con la chiesa e l’area di Santa Lucia: nuovi finanziamenti permetteranno di curare e rendere accessibile il monumento. Se ne parlerà il 13 dicembre 2023 al Teatro di Sant’Eulalia con Marco Cadinu e Francesco Deriu

29 aprile 2019

Dal maggio 2012 al servizio della città

Attraverso quel piccolo quadrato fatto di quadretti, il QRcode, oggi il visitatore numero DIECIMILA ha ascoltato sul sito la sintesi descrittiva sui ruderi della chiesa più antica posta entro le mura della città di Cagliari. I CODICI QR, per la prima volta utilizzati per i beni culturali a Cagliari nel sito di Santa Lucia (e crediamo anche in Sardegna) hanno permesso a questo monumento di essere conosciuto gratuitamente da tantissimi cittadini italiani e stranieri (circa il 29%).

12 dicembre 2016

Il sesto anno della nuova Festa nel rudere

Il rudere di Santa Lucia sembra immobile, attende un nuovo corso degli eventi. Intanto, per il sesto anno consecutivo, si festeggia nel luogo del rudere la data del 13 dicembre, dopo l’interruzione tra il 1947 e il 2010. I progettisti, in accordo con gli enti di tutela, verificano la fattibilità dei prossimi passi, sempre con il cofinanziamento della Fondazione di Sardegna. Alle ore 18.30 del 13 dicembre chi vorrà potrà accendere una candela per celebrare la serata di festa.

12 dicembre 2015

Decimo anniversario della presentazione del nuovo progetto

Dopo 10 anni dalla presentazione pubblica del progetto, avvenuta in questo giorno nel 2005 nella parrocchia di Sant'Eulalia, si festeggia per la quinta volta la notte del 13 dicembre nel luogo della chiesa distrutta nel 1947.

16 novembre 2015

Libertà, uguaglianza, fratellanza!

Un tricolore azzurro bianco e rosso sul rudere di Santa Lucia, in omaggio alle vittime di Parigi, nel luogo che Cagliari ha per tanti secoli dedicato ai Francesi residenti o di passaggio in città.

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21 novembre 2011

Primi risultati degli scavi

I pavimenti

L'apertura del cantiere è segnata dalla demolizione del manto d'asfalto e del banco di calcestruzzo sottostante. Sotto lo strato di macerie appartenenti alla chiesa demolita nel 1947 si ritrovano i muri della chiesa, ridotti al livello della quota delle strade circostanti. Del pavimento in marmo originariamete presente al 1947 non rimangono che alcune porzioni. Affiorano presto numerosi altri strati e pavimentazioni, nel tempo collocate sull'originario livello della ricostruzione seicentesca, con successive e significative sovrapposizioni, solo alcune delle quali testimoniate dai documenti d'archivio.


I Lacerti Pavimentali

A cura di Stefania Dore, archeologo responsabile del cantiere di scavo.

Nel corso del primo mese di indagine sono stati individuati diversi lacerti di pavimentazione pertinenti a varie fasi di vita dell'edificio di culto; essi coprono un arco cronologico che si estende all'incirca dal sec. XVII fino al sec. XX.

Immagine ad alta definizione (Foto: Stefania Dore)


Pavimento in cementine b/n

Questa varietà di pavimentazione è stata individuata in cinque diverse parti dell'area di cantiere: nelle due sagrestie, nello spazio del presbiterio, dove doveva trovarsi l'altare, e in due delle cappelle laterali. Si tratta di una pavimentazione a scacchiera di piastrelle di cemento quadrangolari bianche e nere ottenuta mediante la posa in opera delle stesse in linea retta o trasversale; essa dovrebbe essere pertinente alle ultime fasi di vita della chiesa, presumibilmente agli inizi del sec. XX.

Immagine ad alta definizione (Foto: Stefania Dore)


Immagine ad alta definizione (Foto: Stefania Dore)


Immagine ad alta definizione (Foto: Stefania Dore)


Pavimento in piastrelle esagonali in cotto

Una modesta porzione di pavimentazione in piastrelle esagonali in cotto è stata rinvenuta esclusivamente nel presbiterio, nel lembo di stratigrafia localizzato nello spazio antistante l'isola dell'altare; le piastrelle si caratterizzano per la presenza di una lettera F nel retro e si ipotizza che questo piano di calpestio sia attribuibile al sec. XIX.

Immagine ad alta definizione (Foto: Stefania Dore)


Pavimento in ardesia e pietra calcarea b/n

A ridosso della struttura muraria che delimita il presbiterio è stata rinvenuto un lacerto di pavimentazione a scacchiera b/n di piastrelle in ardesia e pietra calcarea, messe in opera in linea retta o trasversale; questa varietà di pavimentazione è in relazione con una modesta porzione di elevato in cui si evidenzia traccia del rivestimento con piastrelle campane attribuibili ai primi del sec. XVIII.

Immagine ad alta definizione (Foto: Stefania Dore)


Pavimento in lastre di ardesia

Si tratta di una pavimentazione ottenuta mediante la posa in opera in linea retta di piastrelle quadrangolari in ardesia; allo stato attuale dell'indagine, l'unico lacerto individuato è localizzato nel presbiterio ed è in associazione con degli azulejos bianchi e verdi presumibilmente databili alla prima metà del sec. XVII.

Immagine ad alta definizione (Foto: Stefania Dore)


Pavimento in piastrelle in cotto quadrangolari e rettangolari

La pavimentazione in cotto con piastrelle quadrangolari è stata localizzata a ridosso del muro di confine fra il presbiterio e la sagrestia nord; essa venne ottenuta mediante la posa in opera di piastrelle quadrate e rettangolari sia in linea retta che trasversale. La continuità d'uso di questo genere di materiali non consente di datarli in maniera assoluta, ma sarà la prosecuzione dell'indagine, grazie ai dati stratigrafici, che consentirà di circoscriverne la cronologia della fase d'uso nel contesto di Santa Lucia.

Immagine ad alta definizione (Foto: Stefania Dore)